Ricerca

Negli ultimi anni l'attività di monitoraggio e avvistamento è stata implementata e supportata da nuove tecnologie: dall'utilizzo di telecamere subacquee ad alta definizione per registrare utili informazioni sul comportamento in immersione, a quello di droni per uno studio da prospettive nuove a minimo impatto sugli animali.
Restano intramontabili le tecniche basilari per la ricerca nel campo dei cetacei, a partire da binocoli di ottima qualità e tanta costanza.

FOTO-IDENTIFICAZIONE

Lo scatto fotografico del profilo della pinna dorsale o caudale durante l’emersione, con macchine professionali, grandi zoom ottici e successivo confronto computerizzato.
Ciascun delfino o balena possiede un profilo unico e distintivo dovuto a markers naturali e non, che un individuo accumula nel corso della propria vita. La pinna più utilizzata è quella dorsale. Attraverso la raccolta di dati geo-referenziati e fotografie i ricercatori possono riconoscere i singoli individui nel tempo, creando un'anagrafe dei delfini foto-identificati, osservandone la distribuzione e decretando così lo stato della popolazione nel tempo.

BIOACUSTICA

I cetacei sono animali che utilizzano costantemente emissioni sonore per comunicare e per far funzionare il biosonar per muoversi nel buio. La bioacustica studia queste emissioni tramite idrofoni di alta qualità per comprendere meglio il loro linguaggio e individuare la presenza di cetacei ancor prima che l'occhio ci riesca, basandosi sulla nozione che ciascuna specie possiede delle vocalizzazioni tipiche sulla base di fischi e scricchiolii.

MONITORAGGIO HABITAT

Ad ogni uscita in mare, che finisca con un avvistamento o no, vengono acquisiti dati meteorologici, climatici, sulle condizioni del mare e sull'attività antropica presente. Il tutto corredato da decenni di esperienza e informazioni riportate dalla gente di mare permette di ricostruire le caratteristiche dell'habitat che stiamo studiando e nel tempo anche quelle della nicchia in particolare sopra cui operiamo.